Una volta ero spento
"ma son vivo?"
me lo domandavo ogni fottutissimo giorno
da gennaio a gennaio
volevo trovare una ragione in più
per non potermi buttare dalla finestra della mia putrida stanza
a volte avrei potuto
altre mi ritrovavo semplicemente al piano terra
con sbarre
marce
Gente priva di dignita
con piedi sanguinanti
gettava vino rosso sul tappeto usato che affiancava il mio letto
derideva del suo stesso male
Odiavo il vino
che mi comandava
che mi vomitava
Assurde coincidenze
si incastravano
si frantumavano
uccidendomi lentamente
E così
per una sola notte
o per quel che ricordo almeno
mi uccisi
Il viaggio fù lungo ma al quanto breve
non capivo cosa mi stesse accadendo
non capivo per quale insano motivo
stessi riempiendo le mie branchie
di merda fangosa
Mi addormentai nel sogno infinito
Viaggiai
Tra musica e città europee
Una volta mi chiesi
"ti troverò mai dolce serenità?"
come sei fatta?
come sei fatto?
di che materia sei composto?
Continuavo a ripetermi
continuavo a suonare una melodia
Non terminabile, non concepibile
Uno strano giorno
non per caso
Mi imbattei in uno strano quartiere
in UNA STRANA CITTà
molto familiare
Sembrava che tutte le stagioni
si fossero riunite
in una danza apocalitticamente dolce
Un bicchiere di vino
accompagnava la sua soave mano smaltata di rosso
La sua frangetta
il suo portamento da principessa
sembrava dolcemente smarrita
Nero velluto
Avevo paura della dolcezza che la accompagnava
perchè cosi delicata
e cosi reale
Non penso fosse diffidente
mi stupii
visto l andazzo dell umanita
mi parlò
E io mi sciolsi
come neve al vento
Dolcemente mi innamorai per sempre
le chiesi di farsi rapire
dolcemente , senza sforzarsi
Parlammo tutta la sera
volevo baciarla
voleva baciarmi
ci limitammo nel perderci nello sguardo
La sera stessa mi diressi verso il luogo che mi avrebbe accompagnato via da lei
stetti tutta la notte, disteso su me stesso
ubriaco d amore
e di quel vino rosso che la accompagnava
La sognai
quella notte
Ho provato a raggiungere quell essenza da allora
per ogni notte della mia vita
fino a raggiungerla carnalmente
Mi risvegliai dal coma
grazie al suo sorriso
delizioso
rosso carnale
La nostra unione
carnale
mentale
Mi salvò la vita
diede luce ai miei occhi
Mi insegnò ad amare realmente
divinamente parlando
Estasi, non sapete cosa sia
lo provo sulla mia pelle
Questa notte
la incontrerò
nel nostro letto
e cadrò in una dolce danza
baciandola
Non smetterò mai di amarla
Riempimi di sapore
ti prego
Accompagnami
in una lunga danza
Per tutte le vite
che ci spetta vivere
Divinamente
Ti amo Simona
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